:::Filippo Delmonte::: | Giornalista Sportivo
   
REDAZIONALI
 
 
27/06/2006
Il giorno dopo Misano. Un po' di riflessioni

Il giorno dopo l’infuocato round di Misano la riflessione viene spontanea. Che gare ragazzi! Pitt vince meritatamente, Toseland fa impazzire e guida in modo meraviglioso, il più forte della giornata. Bayliss invece cade in gara 2 e Corser sprofonda.

Troy Corser: due tuffi degni di nota complicano la vita del coccodrillo. Ama la sabbia e così eccolo affondare nel ghiaione adriatico. Non ci siamo! Ma non parliamo di bollito, termine che piace a tanti e che mi fa incaz… tremendamente. Troy prova a reagire alle ultime batoste ma non riesce. E’ un pilota di primo piano, va forte, molto forte, ma ha gravi difetti caratteriali. Non è un sanguigno, combattente, se ben ricordate in bagarre in poche occasioni l’ha spuntata che vuole dire? Forse non regge la pressione. La famosa pressione che quest’anno Bayliss gli ha messo addosso che si potrebbe conciliare con un po’ di stanchezza e appagamento dopo il titolo 2005. Ci mette l’anima, lotta Corser, però per un motivo o per l’altro non gliene va bene una. Insomma smontato psicologicamente con conseguente carenza di risultato. Un risultato che potrebbe sboccarlo ma che non arriva! In quel di Misano aveva l’occasione giusta, ha provato l’affondo senza esito. Due volte a terra mentre era terzo e primo, nelle due manche. Soprattutto in gara 2 Troy è scivolato quando era in fuga. Forse la fuga non l’avrebbe coronata perché non è quello dello scorso anno. Il campione del mondo si è lanciato in terra nello stesso modo. Via l’anteriore e frittata fatta! Con il caldo che c’era bisognava guidare sulle uova, ma lui lo sa fare, soprattutto quando è davanti fugge! Invece nulla di tutto ciò con conseguente interrogativo la sindrome da secondo posto si fa sentire? Certo è che la Ducati è più performante della sua Suzuki e Bayliss è motivatissimo ma dove è finito il coccodrillo? Se non c’è Bayliss a regolarlo nel finale ecco che spunta un altro nome e il risultato è il medesimo. In prova tira come un matto per un turno intero, così come ha fatto in gara e poi inesorabile la mazzata! Deve essere terrificante per un due volte iridato questa situazione ma una reazione corposa ci vuole almeno per chiudere alla grande un campionato non ancora perduto! La Superbike ha bisogno anche del suo numero uno in carica!

Andrew Pitt: l’ex campione del mondo sale per la prima volta sul gradino più alto del podio alla fine di una gara con la G maiuscola. Sarà stato anche graziato dall’uscita di scena di Toseland, Bayliss e Corser ma il pilota Yamaha non ha certo demeritato. Ha tirato come un matto mettendo così in crisi gli avversari. E’ da inizio campionato che lavora bene e a Misano ha finalmente coronato il sogno. Già in gara1 era stato molto bravo, poi in quella successiva quando ha visto la pista libera davanti a sé si è trasformato nel pilota che pensavamo.

James Toseland emoziona e fa sognare. Sempre di traverso a gas spalancato. Prende la sua Honda per le corna e lotta come un assatanato. In gara1 dopo avere cercato la fuga si deve arrendere al binomio perfetto di rosso vestito solo per inferiorità tecnica. Porta a casa comunque un secondo posto di ottimo spessore. Nella seconda frazione regala ancora numeri da fenomeno. Cerca la vittoria ma incappa un errore che ci sta e con maestria riesce a non cadere. E’ stato il migliore della giornata.

Chris Walker: è uno dei personaggi più puri della Superbike. Un grande uomo, carino in ogni circostanza e mai polemico. A Misano prima scivola poi regala una seconda manche perfetta. Perde nel finale lo scontro con Haga ma lotta con il coltello tra i denti fino alla fine. Voleva un podio che per un nulla scappa. Sta portando in alto la Kawasaki come già aveva fatto nel 2005 e mette in mostra il buon lavoro che fanno i ragazzi del team PSG1 dopo le difficoltà iniziali.

Troy Bayliss: sta vincendo la famosa guerra dei Troy però attenzione. In condizioni precarie come accaduto a Misano ecco apparire il fantasma patatrac! Ricordate il 2002? Un errore che coincide con la boa del campionato. In gara 1 ha raggiunto Toseland e poi lo ha staccato ma in gara 2 con gli animi ancor più caldi viene servito lo scivolone! Una scivolata che di fatto ha elettrizzato ancor di più una gara stupenda ma che lascia il campionato ancora in cassaforte . Peccato per Bayliss che non riesce a raggiungere il record di vittorie consecutive ma un neo su questa fantastica stagione ci sta. L’unica cosa che fa pensare è stato un week end non proprio alla Troy. Un po’ in difficoltà nelle prove sfata tutto con la vittoria nella frazione iniziale poi in quella successiva con caldo allucinate per tenere il ritmo cade nell’errore. Merito agli avversari che lo conducono nel tranello.

Massimo Roccoli: vince e convince sulla pista di casa. Sapeva di poter fare una gran gara e così finisce il compito nel miglior modo! Che spettacolo e che bravo! Non molla mai e una volta in testa, nonostante Sanna lo pressasse non commette il benché minimo errore! La grande occasione di portare la nuova R6 sul gradino piùalto del podio e l’assenza di Chapentier non se la fa sfuggire. Bravo e grande realtà per l’Italia di domani! Rock Roccoli, come citava uno striscione dei suoi tifosi, suona la sinfonia.

Simone Sanna: gli è venuto un po’ il braccino al simpatico toscano ma è da capire. Fuori dal mondiale a fine 2003 gli capita l’occasione giusta con la Honda del team Megabike in sostituzione di Fujiwara e non l’ha sprecata. Negli ultimi giri sembrava molto tranquillo e si pansava potesse attaccare la leadership di Roccoli ma non lo fa anche per l’errore del contagiri. A dire il vero sembra si accontenti e fa anche bene. Salire sul podio mondiale come wild card non è certo risultato da tutti!

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