:::Filippo Delmonte::: | Giornalista Sportivo
   
REDAZIONALI
 
 
08/08/2006
Sofuoglu e gli altri

Su Sofuoglu se ne leggono di tutti i colori! Fin troppe a mio parere. Il ragazzo va forte, sale sul podio ultimamente e può essere uno dal brillante futuro. Innanzitutto penso che in Supersport stia facendo più del dovuto. Ok è sulla moto campione del mondo e la più buona del lotto, ma ha bisogno di apprendere l’arte della 600, è un giovanotto con la guida da SBK. Basta vederlo guidare che ci si rende conto di quello che guido. Ha una staccata allucinante, frena molto dopo gli altri. In curva spigola e non è dunque veloce per l’agile 600 e in uscita di curva spalanca sì presto ma gli altri dalla loro hanno maggior velocità al centro, visto che lasciano correre di più. E’ uno da grandi potenze e questo si è visto in Stock. In Germania ha corso con la 600 ma subito dopo è salito di categoria, un motivo ci sarà. A Brands Hatch il record della 1000 è ancora suo. Quindi lasciamogli tempo e basta dire che è un fermo! Il Ten Kate dopo la caduta di Charpentier lo ha iniziato a curare di più e i risultati si sono subito visti!

Per fare un esempio su Sofuoglu prendiamo Polita. Come lo vedreste il diabolik sulla 600? Subito male perché la sua guida richiede cavalli da sfruttare. Guardate come affronta le curve. Anche su in Supersport non sarebbe, forse, subito competitivo e per questo sono ultra mega felice che passi subito in Superbike.
A proposito. In Inghilterra è tornato alla grande. Ha sofferto in prova ma in gara che lavoro ragazzi! Che bello vederlo lì davanti e che spettacolo. Ha fatto numeri da urlo ma non è bastato perché la sua Suzuki non è al pari delle scatenate MV. La moto italiana ora è quella da battere.

Scassa da parte sua ha vinto una gara che lo ha visto superlativo. Che numeri Luca! Bravo a tenere dietro gli indiavolati alle spalle, bravo nel finale a rintuzzare Badovini portandolo all’errore. E poi da Dingle Dell in poi era veramente impressionante. Si è sbloccato e questa vittoria conferma i lsuo grande talento.

Badovini. Manico allo stato puro. E’ più composto in moto degli altri due e dà meno sensazioni ma in quanto a velocità ed efficacia lasciamo perdere. Sta crescendo in modo esponenziale e ha una grandissima grinta che lo aiuta ancor di più. Che bel pilota. A Brands Hatch voleva vincere e passare al comando nel mondiale. Non ci è riuscito per due errori ma nulla è perduto. E’ andato fortissimo, ha recuperato lo strappo su Scassa e Polita e l’errore nell’ultima curva ci sta in una categoria come la Stock e Speedy è un degno protagonista.

Corti. Pierino colpisce ancora! Peccato per la partenza e cappello per il recupero. Una grande classe quella di Claudio e uno dei giovani più veloci in pista. Al primo anno nella 1000 e con poca esperienza sta veramente facendo cose egregie. Ha chiuso quarto in gara e questo la dice lunga perché per passare gente come Sacchetti, Rocamora, Silva ci vuole manico.

Roccoli. E’ bello costante. Qundo capisce di non essere a posto ragiona e il quinto posto in classifica rende merito al fantino di Verrucchio. Sta facendo esperienza senza esagerare ed è il nostro migliore alfiere sulla scena Supersport.

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