:::Filippo Delmonte::: | Giornalista Sportivo
   
REDAZIONALI
 
 
09/09/2006
Bayliss e Curtain confermano la supremazia in Superbike e Supersport

Cambiano le piste ma non i protagonisti assoluti delle prove. Sulla lenta pista di Lausitzring Bayliss e Corser continuano la lotta a distanza a suon di giri veloci per ottenere il primo posto in vista della Superpole. Alla fine la spunta mister Bayliss che rimane in testa per oltre mezz’ora e nell’ultimo secondo di prove abbassa il suo tempo e scende fino a 1’37”6, ben sette decimi sotto al tempo del venerdì, e si conferma irraggiungibile per gli avversari.

Corser da parte sua si piazza secondo e nel giro tuto o niente potrebbe tentare l’assalto come già avvenuto ad Assen. Scalpita anche Barros che da nono nel finale si porta fino al terzo posto. Il brasiliano segna 1’38”5 che gli permette di beffare Kagayama.

Quinta piazza per Pitt che si conferma il migliore di Casa Yamaha e subito dietro Martin che ancora una volta fa i miracoli con la cagionevole Petronas. Settimo è invece Haga non proprio in sintonia con il tracciato tedesco. Stesso discorso vale per Lanzi che non va oltre il nono posto e precede Toseland e Fabrizio. Va bene a Xaus che nonostante un super volo a metà turno coglie la partenza in Superpole.
Chi esce con le ossa fracassate è Chili, micro frattura del bacino, che continua così a soffrire fisicamente. Nei minuti finali esce invece dai sedici della Superpole Borciani che si vede beffato anche da un bel Clementi, neo papà, e bravo a prendersi il diciottesimo posto.

Supersport:

Curtain crede nell’alloro finale e conferma lo stato di grazia con la seconda pole position stagionale. L’australiano della Yamaha Germany va forte, sempre più forte e negli ultimi minuti con tre giri a fuoco si migliora costantemente fino ad arrivare a 1’42”0. Bella manetta!

Al contrario Charpentier oltre a curare il fisico malandato deve ritrovare motivazione e credere in un titolo che si è allontanato di colpo. Seb appare abbattuto e per oggi incapace di contrastare lo scomodo compagno di viaggio, Curtain, e alla fine si ritrova quarto staccato di sei decimi dalla pole position.

Sofuoglu si conferma invece al vertice, il turco aveva bisogno di tempo per dimostrarsi un osso duro e dopo l’apprendistato culminato con risultati altalenanti eccolo ancora al vertice che non molla assolutamente. Il ragazzo ha stoffa ed era forse stato un po’ troppo sottovalutato e domani chissà potrebbe dare una mano al compagno su di una pista che conosce alla perfezione e che lo vide trionfatore, prima di essere penalizzato per taglio di chicane, lo scorso anno in Stock. Non per niente il record è ancora suo.

Terzo è invece Zaiser. L’austriaco quando meno te lo aspetti ritorna nelle posizioni calde della classifica dopo gare anonime. Ha confezionato un turno con i fiocchi e peccato abbia rotto la sua Ducati nel finale, altrimenti avrebbe forze fatto qualcosa in più. In grande ascesa sul toboga tedesco e pronto a dare l’assalto al podio visto il passo.

Che la Ducati 749 ami il Lausitzring lo conferma Nannelli, ottimo sesto dopo avere risolto alcuni problemini. Alle spalle del simpatico toscano compare Vizziello. Ginaluca sta vivendo una fase finale di stagione alla grande, si è sbloccato a Misano e ora continua a vivere alla grande misurando belle prestazioni in pista e buone credenziali per un suo ingaggio visto che il prossimo anno cambierà casacca.
Chi invece appare più concentrato sul mercato e dunque meno efficace in pista è Roccoli. Massimo è soltanto diciassettesimo e ancora una volta paga un bel gap dai primi. Il continuo rincorrersi delle voci sulla sua destinazione 2007 lo hanno in parte destabilizzato. Così appare a chi scrive. Ma comunque domani potrebbe essere della partita viste le sue rimonte.
De Angelis da parte sua è quattordicesimo e conferma che con un motore un po’ più potente delle ultime occasioni è sempre un uomo da zona punti.

Sale anche Foret, ottavo. Il francese appiedato dalla Superbike è ritornato alla Supersport e per la prima volta sulla Yamaha. Un bel sostituto di Parkes che domani sarà sicuramente davanti a giocarsi il risultato. Alla fine a Fabien manca solo la mano sulla R6 del team Germany per il resto non manca nulla.

 
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