:::Filippo Delmonte::: | Giornalista Sportivo
   
REDAZIONALI
 
 
12/09/2006
Lausitz: qualche riflessione

Lausitz ha regalato le ennesime sorprese di una stagione incandescente fin dal Qatar e ogni dopo gara è dunque utile per trovare i protagonisti di giornata delle varie categorie.

Bayliss: pasticcia alla grande e così il mondiale lo vincerà, quasi sicuramente a Imola. Questo sarà un bene per avere una degna cornice di pubblico e a due passi da Borgo Panigale la festa sarà ancor più bella! E dunque grazie Troy e facci sognare in Riva al Santerno. Tornando alle sue due gare che dire. In prima manche aveva un passo superiore alla concorrenza. Si è visto nei primi giri e nella rimonta. Unico neo la scivolata che ha infranto i sogni di gloria, ma dopo la fortuna di Assen ci stava un pizzico di sfortuna. In gara2 sembra avere corso con il freno un po’ tirato e ha fatto bene. Ha dichiarato che i primi due andavano come treni e dunque onore ai vincitore e onore a lui che oltre a essere un gran pilota è una gran persona.

Toseland: Che bellezza! Guida da infervorato, non ha il miglior mezzo in pista ma sul tortuoso Lausitz ci mette cuore e anima. Non sbaglia una virgola e si accomoda sul gradino più alto del podio alla fine di una gara combattuta e sempre dominata. Ha saputo chiudere e respingere ogni attacco con una grinta superlativa. Ha voluto la vittoria con il cuore e l’ha ottenuta. Bravo! Peccato solo per l’errata scelta di gomme di gara1. Era facile sbagliare visto l’aumento di temperatura e quindi nella lotteria mescole ci è rimasto impigliato.

Haga: Due belle gare quelle del samurai ma alla fine si è dovuto inchinare. In prima manche la sua gomma anteriore era letteralmente distrutta e questo è il perché del suo secondo posto. Quando ha subito l’attacco di Kagayama non è stato più in grado di rispondere. E’ stato però bravo a chiudere le porte a un Corser tornato su buoni livelli. In gara2 invece nulla ha potuto contro il magico Toseland. Nori ci ha provato poi il dolore al polso ha prevalso e infine si è dovuto piegare con onore alla voglia di riscatto dell’avversario. Nel complesso una buona risposta alla domenica nera di Assen dove ha gettato alle ortiche un risultato orami acquisito.

Charpentier: Il generale è in crisi. Ferito nel fisico, Seb, sembra soffrire ora di testa. In Germania è apparso sottotono e preso dallo sconforto di non poter più colmare il gap da Curtain. Si è forse sottovalutato a causa del dolore che non passa e vedere l’avversario diretto in super forma può averlo stordito quando è stata ora di rincorrerlo. Non è facile giocare per metà mondiale a regalare distacchi abissali e tornare a inseguire. Quello che ora gli manca è la vittoria. Forza Generale tutto è ancora aperto. Il pilota visto a Lausitz che si perde nelle vie di fuga e rientra in pista dalla parte sbagliata non è certo il campione che conosciamo. E’ solo questione di crederci ed è ora di farlo.

Sofuoglu: il ragazzo è ormai una costante della Supersport. Dopo avere imparato i segreti della 600, categoria ben diversa dalla SBK, è sempre al vertice. La sua tappa di avvicinamento al vertice si è avuta a Brands Hatch e poi al ritorno dalle vacanze due vittorie belle e in condizioni diverse. Va forte con acqua e sole. Un gran bel pilota. Processato troppo in fretta, Kenan con i fatti sta dimostrando che la fiducia datagli non è certo venuta dal cielo. E’ il primo turco ad andare forte e se continua così sarà il primo turco a fare cose veramente turche nelle moto. Domenica ha aiutato al massimo il suo compagno, è andato a prendere Curtain, lo ha studiato e poi sul più bello lo ha polverizzato. Grande!

Curtain: Sta vivendo una seconda giovinezza e quest’anno è bello consistente. Non si butta più in terra per niente e si sa accontentare. I mondiali si vincono anche così! In Germania è stato bravo, pareva poter vincere invece si è inchinato a Sofuoglu. Avrà ricevuto segnalazione dai box del ritiro del numero 16 e così si è anche rilassato. Ha Fatto bene.

Sarà perché posso essere di parte ma la Superstock è stata la più spettacolare della giornata. Abbiamo iniziato con il super botto di Polita e Dionisi, che paura ma fortunatamente tutto è finito nel migliore dei modi. Poi abbiamo continuato con Scassa che parte dai box e recupera, Badovini che scivola e infine Corti che trionfa.

Polita: fa l’errore di uscire largo mentre è a cannone. Immediata la botta e lui si rialza con uno scafoide rotto, un’altra frattura e una spalla malconcia dal sabato. Stringe i denti e si presenta al via. Raccoglie sei punti che valgono oro. Combatte, recupera e arriva al traguardo. Una grande dimostrazione di forza e sempre pronto a sacrificarsi per la causa del numero 1. Mitico! Peccato per il volo, ma ci sta l’erroe in una stagione senza macchia. Se non fosse volato avrebbe fatto parte del plotone in lotta per la vittoria vista la sua veemente rimonta dalla terza fila. Nella seconda gara tutto cuore non si fa sfuggire l’occasione di allungare su Badovini che cade. Ma si sa la fortuna aiuta gli audaci. E Alex è una bella scommessa per il futuro.

Corti: Pierino la Peste ride prima di salire in moto e forse ride anche quando lotta. Va come un treno, è sicuro dei suoi mezzi ha una Yamaha veloce e lui aspetta, si rilassa e attende il momento giusto. Era evidente che avrebbe attacco Ayrton ma non ne ha avuto bisogno il ragazzo di Como. La sua pressione ha fatto sbagliare Badovini e adesso si ritrova al terzo posto e soprattutto ha già tre vittorie nel carniere. In un campionato così competitivo e spettacolare Claudio è una bella conferma. Se venisse premiato il rookie sarebbe lui il re. Altro patrimonio di Casa Italia e seconda vittoria consecutiva.

Badovini: Ayrton ha fatto l’andatura per sei giri. Gli è scappato l’anteriore nel momento più bello e ciao ciao vittoria o perlomeno un piazzamento importante che avrebbe riaperto le sorti del campionato. E’ al secondo zero consecutivo. Ha una super moto, lui è una gran manetta ma forse un po’ più di umiltà lo aiuterebbe maggiormente. Un peccato la caduta ma in una domenica così doveva anche valutare il campionato. Tirata di orecchie solo per la gestione della gara. Per il resto il talento non si discute.

Scassa: Cosa sarebbe accaduto se non fosse partito dai box? Sicuramente una gara al vertice. Il toscano va forte eccome, rimonta, lotta ed è in crescita progressiva. Per non perdere però il treno in lotta per il titolo ci vorrebbe anche una moto super a posto. Invece che accade? Che parte dai box per un soffio, altrimenti baci e abbracci per riparare un problema. Non ci siamo! Luca merita che tutti facciano come lui, ossia essere sempre oltre al 100% Il quinto posto vale oro e vale tanto, ma non in termini di punti. Il team deve essere più concentrato!

Roberts: La scuola inglese ha sfornato un bel pilota. E’ consistente, ha una guida molto bella, pulita e redditizia e lui è un orologio. Nelle ultime due gare è salito due volte sul secondo gradino del podio. La Yamaha Virgin gli fa il filo a ragion veduta. E’ il futuro! Noi speriamo che rimanga nella Stock così come il team HP che da parte sua lo ha scoperto e sta lavorando molto bene per mettergli a disposizione una moto competitiva. Un bel binomio. Brendan ha vinto a mani basse il titolo britannico e nella Coppa del mondo è sesto! Più di così cosa volete? E’ anche l’unico a impensierire i nostri super piloti!

Napoleone: Dopo tanti crash finalmente il risultato che rende merito alle sue capacità. Il francese dalla stazza grande è uno di quelli che non si tira indietro. Bella manetta ha una guida spettacolare e un bel futuro davanti a sé. Piace a tanti e a Lausitz ha raccolto un podio meritato e ottenuto alla fine di una gara maiuscola. Nelle ultime due gare potrebbe essere uno scudiero molto importante per Polita. E’ in crescita vertiginosa.

Baiocco: Si salva con maestria dal botto di Polita. Nella seconda gara recupera e come già fatto ad Assen lotta al vertice. Finisce settimo in volata dopo nove giri strepitosi. Ha capito come si guida una 1000 e da Brno è un protagonista delle zone alte. Il prossimo anno sarà un osso duro! E a Imola potrebbe anche trovare la strada del podio. Bravo!

Lambert: wild card di primo pelo ma estremanete efficace. Il tedeschino dalla faccia timida è un buon cavallo. Lo aspettiamo su piste a lui sconosciute.

Lunadei: E’ bravo e raggiunge un bel sesto posto meritato. Lotta senza timori e sale in cattedra al momento giusto. Altro investimento per il futuro.

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