:::Filippo Delmonte::: | Giornalista Sportivo
   
REDAZIONALI
 
 
02/10/2006
Polita Campione del Mondo Stock 1000

Imola il giorno dopo. Un mix di adrenalina ed emozioni durante il quale i campioni si rendono conto di avere raggiunto l’obiettivo primario. Portare sulla loro carena il numero1. Così solitamente accade. Il lunedì è sempre in cui a bocce ferme il fisico e la mente godono dell’impresa vissuta ripensando ai moment clou della domenica e leggendo giornali, forum, guardando la tv che celebrano l’alloro.
Invece oggi è una giornata diversa dalle altre, soprattutto per Polita. Alex ha vinto il Coppa del Mondo Superstock e nessuno dice nulla se non scriverlo in poche righe. L’attenzione è sulla squalifica di Scassa che di fatto ha regalato con una prova d’anticipo il titolo al Diabolik della Suzuki.
Si grida allo scandalo dall’estromissione dell’ordine d’arrivo per quel sistema pronto per acquisire i dati, mancavano i sensori ma il sistema c’era e il team aveva già subito un’ammonizione. Quindi che facciamo? Critichiamo i commissari della FIM, gli italiani sono bravi in questo, e poi chiediamo le regole. Imbarazzante e al quanto controsenso. Scassa ha vinto la gara con un passo da extraterrestre e questo è il suo merito. Il demerito va dato alla sua squadra e finiamo la questione.
Alex Polita per contro, da pilota vero, da leone del manubrio ieri era soddisfatto ma non troppo dell’alloro, lui è vuole vincere in pista e affermare la sua supremazia domenica prossima sarà l’obiettivo.
E veniamo proprio al campione che riporta in Italia l’alloro dopo l’ultimo conquistato da Alfonsi nel 2004. Alex ha meritato il titolo e ieri ha confermato il suo valore. Ha stretto i denti finendo terzo con due frattura al polso e una alla spalla. Provate solo a fare un giro in scooter e capirete che dolore, pensa se poi dovete andare a cannone sulla difficiel Imola.
Cosa volete di più il sangue? Ha vinto tre gare, nelle altre è sempre stato lì nonostante la superiorità della MV. Ha ragionato, lottato e vinto. E’ questo quello che importa, nient’altro. Ha avuto fortuna a Imola? No non direi! E’ semplicemente stato perfetto guidando come una furia e stando sempre al limite. Ha sbagliato anche lui durante la stagione ma è sempre stato al top. La sua moto a Valencia è stata spolpata, la ricordo ancora dopo le verifiche: era rimasto solo il telaio, il motore fatto a pezzi. Questo è lo spirito della Stock promuovere i giovani e mandarli in pista con moto standard. Tutto è vietato, le verifiche esistono e dunque onore al campione e ai ragazzi che hanno regalato gare entusiasmanti in questa stagione. Ma adesso è il momento di Polita e regalargli anche il giusto tributo!

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