:::Filippo Delmonte::: | Giornalista Sportivo
   
REDAZIONALI
 
 
28/10/2006
Max Biaggi si è presentato ufficialmente a Vallelunga. L'intervista

Max Biaggi si presenta ufficialmente alle 11 di sabato mattina. Arriva nella hospitality Corona, dove ha luogo la conferenza stampa. Si accomoda con sorriso solare, rilassato e aspetta le domande dei giornalisti. Si è già calato nell’atmosfera delle derivate di serie con voglia di fare bene in una nuova avventura da scrivere.” Quando mi ha chiamato la prima volta Batta- dichiara Max- avevo ancora la testa in MotoGp, pensando a quale futuro mi attendeva, come potevo ritornare in sella. Poi una volta che mi è stato proposto di fare la Superbike non ho avuto dubbi sul progetto e ho accettato per scrivere una nuova pagine della mia storia e fare una nuova scommessa su di me. Avevo voglia di rientrare nella mischia, dare il meglio di me stesso per correre al vertice. Quest’anno mi è mancata la bagarre, l’adrenalina della gara, dello spegnersi del semaforo rosso e dare il via alle danze. Avevo voglia di rimettermi in discussione.”

La Superbike è ben diversa dalla MotoGp.

“La moto è più spartana, più difficile da mettere a punto. C’è meno elettronica e i cambiamenti che si possono fare non sono molti, così mi dovrò adattare. Ma secondo me ci sono più motivi per interpretare una curva e quindi si potranno fare tante cose. Io sono tranquillo, pronto ad adattarmi e adattare la moto a me. Secondo il mio punto di vista è più difficile arrivare dalla MotoGp e adattarsi alla Superbike è un target più elevato e non conosco assolutamente gomme, moto e ambiente.”

Gli avversari.
“Non posso dire nulla al momento su quali saranno i miei avversari. Aspetto le prime prove di gruppo per fare una valutazione. Quello che è certo è che non sarà semplice e io darò il massimo per lavorare al meglio con la squadra trovando fin da subito un’ottima base e lottare.”

Vincere al primo anno? Devo imparare le piste, i segreti della moto. Al momento non mi sono posto questo obiettivo, la priorità è quella di lavorare bene, poi si vedrà.”

Anche l’ambiente rispetto alla GP è diverso.
“ La differenza è che qui c’è maggior contatto con il pubblico, per il resto non noto grandi differenze, tanta gente ti è vicino e inoltre c’è pressione che salirà se tutto andrà bene.”

La tua Suzuki GSX R 1000

“Al momento non ho capito come si guida al top questa moto. Ho bisogno di fare tanti chilometri in quanto a Magny Cours è stata una semplice presa di contatto servita a levare la ruggine. Sarà da questa tre giorni che inizierà il vero lavoro, l’inizio insomma di una fitta serie di test. E proprio questi sono una parte importante di un lavoro di sviluppo che mi ha fatto credere ancor di più in questa avventura. Nel team ho tanta fiducia.”

Dovrai affrontare due manche, ti stai preparando fisicamente?
“Non ho mai corso due gare nella stessa giornata e per me sarà una novità assoluta infatti a gennaio, quando avrò già un buon feeling con la moto, simulerò la situazione di gara per vedere come risponderò. Intanto mi alleno e mi sono sottoposto a parecchio allenamento. Sono andato con la Supermotard, corro sempre a piedi e mi ero preparato per affrontare la maratona di New York, alla quale non parteciperò. Devo dire di sentirmi bene.”

Cosa ti ha spinto verso la Superbike?
“E’ stata una scelta – Max tronca deciso- Non è l’ultima spiaggia come possono avere pensato e detto tanti. Forse era più semplice rimanere in MotoGp, ma io voglio lottare al vertice e di là non c’erano le condizioni. Così ho accettato la proposta della Suzuki perché qui corro per un team di punta.”

Dopo la conferenza stampa, Biaggi, accolto da un tifo fragoroso è entrato in pista percorrendo diverse tornate per la presa di contatto con moto e pista. Diverse soste ai box per sistemare le cose basilari e via, lavorando in tranquillità sotto gli occhi di un nutrito gruppo di tifosi che saluta al meglio il rientro nella mischia dell’imperatore, come titolava uno striscione, Max Biaggi.

Parole di elogio da parte di Flammini e Batta che hanno aperto al conferenza stampa:” E’ un momento memorabile per la Superbike- ha aperto il discorso Paolo Flammini-. E’ il riassunto di tanti anni di lavoro di collaborazione tra FG e Batta. L’arrivo di Biaggi è una pietra miliare nella storia della nostra categoria.”

Batta ha invece percorso i momenti della trattativa così:” Fabrizio Pirovano è sempre stato un grande tifoso di Max e ha sempre spinto perché lo contattassi. Quando è rimasto a piedi in motoGp ricordando ciò che diceva Piro l’ho chiamato subito. La trattativa è cominciata a dicembre, tardi per noi perché avevamo già la squadra fatta e non potevo schierare la terza moto. Così non mi sono sentito di portare Max perché non c’era la situazione giusta. E’ così partita una trattativa lunga otto mesi battagliando con la Suzuki che ha voleva solo due piloti. Così ho dovuto scegliere, ed è stato difficile. Da una pare Corser, che ha vinto il primo titolo per la Suzuki, dall’altra l’indisusso campione Max. Alla fine Biaggi farà coppia con Kagayama. Un giapponese è sempre importante in una squadra perché le Case tengono molto in considerazione il suo parere grazie anche al fatto di parlare la stessa lingua.- prosegue Batta- Inoltre l’ingagio di Biaggi è importantissimo percè sancisce una nuova era: dalla Superbike si può passare in GP e viceversa, inoltre per le Case è fondamentale la partecipazione e vincere con le derivate perché con una stagione vincente le vendite aumentano.”

 
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