:::Filippo Delmonte::: | Giornalista Sportivo
   
REDAZIONALI
 
 
26/02/2007
Qatar: i piloti nel dettaglio

La pantera sul casco di Max Biaggi è tornata dopo anni di lontananza. Un simbolo che significa ritorno al passato in tutto e quasi per tutto. Ora lei, la pantera, è stilizzata e così porta con sè alcuni aspetti diversi e migliori: carattere malleabile, grinta da vendere, capace incantare dal primo all’ultimo metro di gara e stupire in continuazione. Il Biaggi visto in Qatar sembra, logicamente in forma ben diversa, ma non nella sostanza il pilota che nel 1992 con l’Aprilia del team Valesi aveva fatto intendere un carattere e una manetta da fuoriclasse, pronto al contatto fisico pur di primeggiare come accaduto con Chili al Mugello o due anni dopo a Hockenheim con Romboni.
Il corsaro della Suzuki Alstare nel Golfo Persico ha dato via spallate con Toseland, non siè lamentato, anzi ha elogiato i suoi ragazzi e ha dato spettacolo. Uno spettacolo straordinario per chi lo ha visto in tv, magico per chi lo ha visto dal vivo. Due manche perfette dove la sua guida sembrava non pesare su nessun organo meccanico, quasi la sua moto fosse telecomandata la spingeva dove voleva e in che modo. La prima gara è stata un capolavoro, la seconda è mancato quel pizzico per battere anche Toseland ma nel complesso è stato a dir poco strepitoso. Gara1 si può definire il capolavoro che faceva già nel tempo dei Gp: subito forte, ragioniere a metà gara in quanto non riusciva a scappare e poi gli ultimi quattro giri in passerella. Uno spettacolo!
Gara 2 invece è stata fatta altrettanto bene ma la rimonta e una piccola sbavatura gli hanno fatto perdere una possibile doppietta. Ma a noi va bene così.

TOSELAND: Lo scorso anno le sue virgole nere sull’asfalto non si contavano. Quest’anno la sua Honda ha fatto un passo avanti nell’elettronica e James guida più pulito. Peccato per lo spettacolo, ma in quanto a doti rimangono, anzi aumentano a vista d’occhio. E’ stato l’unico a tenere il passo inferocito di Biaggi e lo ha pure pettinato! Una manetta dal polso grande! La conferma di un talento sbocciato e intrattenibile per gli avversari. Ha fatto sua una gara esemplare, condotta dall’inizio alla fine. Non ci sono parole per descriverlo. Unico.

LANZI: Lorenzo è tornato a essere quello che conoscevamo. Un grande interprete della scuola italiana. Ha messo alle spalle un 2006 pieno di disgrazie e sfortune, ha trovato una gomma che si adatta al suo stile di guida ed è volato in prima manche. Un recupero forsennato e poi un podio magistrale sono i sapori essenziali della sua giornata su di una pista che lo ha esaltato appieno. Peccato per gara2 ma per la Ducati non era facile la pista di Losail dove non ha mai brillato come su altri tracciati.

BAYLISS: Il campione ha preso paga, ma ha raccolto quello che poteva. Un po’ in ombra rispetto a test in gara non era a posto e si è visto. Domenica tornerà a ruggire sulla sua pista. Un sabato no ci può stare per tutti a maggior ragione per lui che ha volato fino a ieri.

YAMAHA: Il progetto R1 va a gonfie vele e i ragazzi del team italiano hanno fatto cose alla grande e sono stati premiati da un CORSER superlativo bravo a salire sul podio in gara1. Problemi di gomme nella prima manche e poi sul podio. Da dire che la R1 non è ancora a posto sulla lunga distanza, sul giro non ci sono problemi. La strada imboccata è quella giusta e dunque non resta che attendere un attimo per questa nuova moto che già fa paura.

KAWASAKI: La verdona non è ancora al pari della concorrenza, NIETO però la fa volare oltre possibilità. Bravissimo nella manche di chiusura, sfortunato in apertura nell’essere vicino a un Laconi sempre più in ombra. Nieto da parte sua ha salvato capra e cavoli e il team PSG1 dall’Europa, a vedere dal lavoro che stanno svolgendo, sarà al pari degli avversari. Un rodaggio già positivo.

FABRIZIO: Michel, non mi stancherò mai di dirlo è un talento. Va forte e non si tira mai indietro. Peccato che la sua moto non lo assecondi ancora perché altrimenti avrebbe raccolto molto di più, prova ne è la seconda manche di sabato. Ha lottato fino a quando la gomma non ha girato sul cerchio e lo ha rallentato ancor di più. In apertura è invece stato scaraventato a terra subito. Insomma una gara sfortunata, ma il talento del mago è uscito ugualmente alla grande.

POLITA: Che bel debutto Alex! A punti in entrambe le frazioni con una bella condotta di gara, nell’ultima gara ha tenuto il passo di Muggeridge facendo vedere grandi cose. Il suo risultato va tenuto in debita considerazione. Il campione della Stock 1000 non aveva mai preso parte a due gare così lunghe e in seconda manche ha accusato un calo psicologico. Ero andato in tilt, per fortuna ero in bagarre con Muggeridge, perché altrimenti era dura. Ha detto Alex alla sera. La sua dichiarazione, fa capire quanto sia dura arrivare in una categoria difficile come la Superbike e come sia dura per i ragazzi che arrivano dalle altre categorie abituarsi ai ritmi frenetici della classe regina. Alex però ne è uscito a testa alta e dall’Europa sarà sempre più avanti dopo due gare di rodaggio. Diabolik è sempre più Diabolik.


TEAM PEDERCINI: La Ducati 999 del team mantovano va forte a cannone. 310 km/h non male. Un bel premio al lavoro di Donato e dei suoi ragazzi che anche con budget non faraonici riescono a mettersi sempre in mostra. Peccato per Ellison che è stato un po’ sfortunato, altrimenti avrebbe regalato anche la gioia della zona punti al team. Nel complesso però l’inglese ha svolto una buona tre giorni.

VOTO 0 A colui il quale fa pagelle (su internet) spregiudicate senza idea. Domanda! Come si fa a dare un voto a piloti o team basandosi solo sulle immagini televisive? Già non amo le pagelle in genere, ma farle senza sapere nulla, no questo è troppo! Prima di dare una parvenza di professionalità e snocciolare pareri è meglio farsi vedere sul campo e capire come vanno realmente le cose, non regalare voti belli in puro stile bar sport.

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