Prima variante, curvone, Roggia, Ascari e parabolica, tutte curve e varianti unite da lunghi rettilinei dove la moto deve fare la sua parte, mentre nelle staccate violente, nell’aprire il gas, essere lesto a sgusciare via dalle esse è compito del pilota. Monza, il tempio della velocità, dove tutto regala fascino e storia di una pista vecchio stampo, dove il pelo conta più di ogni altra cosa. Un circuito che quest’oggi ha messo in evidenza Charpentier, Supersport, Toseland, Superbike, Corti, Superstock 1000.

Supersport: qualifiche al fulmicotone con una costante. Il Ten Kate massacra la concorrenza e se la gioca con Charpentier e Sofuoglu. Il turco mette a segno una serie di giri veloci da fare paura, il francese da parte sua è sornione e dopo essere stato dodicesimo, a inizio turno, dalla metà in poi suona la carica e scala posizioni. Si piazza quarto e poi negli ultimi dieci minuti mette a segno per due volte la pole fino all’ultimo giro quando sigla il giro veloce e fa vedere di essere tornato dopo una gara opaca ad Assen, mettendo a segno uno splendido 1’50”7, a due decimi dal best lap segnato dal generale Seb lo scorso anno. In terza piazza Fujiwara, autore di un buon turno, confermato da un buon tempo che lo colloca davanti a Foret, mattatore all’inizio.
Il migliore degli italiani è Nannelli, nono, che precede Vizziello, undicesimo, Roccoli, tredicesimo, diciannovesimo Sanna, mentre Giugliano, scivolato con Sanna è ventisettesimo, subito dietro a Velini.

Superbike: Giacomino Toseland intanto fa la pole. Il leader del mondiale passata la mattinata a sistemare la sua CBR 1000, nel pomeriggio, nel primo turno vero, quello ufficiale, fa capire di volere sfatare l’ultimo tabù in una stagione che lo sta consacrando. A Monza domenica bisognerà fare i conti con lui. James si sfoga negli ultimi venti minuti, surclassa Haga in testa per più di metà tempo, e si migliora in due occasioni arrivando a1’45”9. Nessuno come lui e addirittura sotto al miglior giro di Corser, ottenuto nel 2005.

Dietro lo scatenato inglese una Yamaha prepotentemente condotta da Haga che mette alle sue spalle Muggeridge, sempre positivo a Monza, e Laconi che fa tornare a sorridere la Kawasaki. La barca Ducati viene salvata da Xaus, in forma eccezionale, che mette alle sue spalle Bayliss.

Arranca Biaggi, soltanto undicesimo, ma in miglioramento rispetto alla mattinata. Il romano è alla prima apparizione in Brianza e dunque macina chilometri cercando la miglior messa a punto.
Il migliore degli italiani è Rolfo, finalmente nelle posizioni alte fin dal venerdì, che ottiene l’ottavo crono.

Fabrizio occupa la quattordicesima piazza e precede Borciani e Lanzi, in versione opaco, rispetto al suo reale valore.

Superstock: E Claudio Corti piazza il tempone! 1’49”7 che la dice lunga sul livello assoluto della categoria. Il pilota del team Italia si conferma al vertice sulla sua pista, Monza, dettando legge e mettendo in mostra oltre a un giro straordinario anche un passo gara da primato. Alle spalle di Pierino la Peste si piazza il rivale interno, quel Pirro che si dimostra ancora veloce e spina nel fianco di Corti, tenendo così alta la tensione seppur abbia pagato mezzo secondo di distacco. Dietro all’accoppiata Lorenzini si conferma Matteo Baiocco. Baiox al momento è la terza forza del campionato e ancora una volta mette in mostra il suo potenziale. Si prospetta dunque un altro grande week end per il simpatico Matteo. Completa la prima fila Dionisi, anch’esso in momento di forma strepitosa sulla Suzuki del team Cruciani. Quinta piazza per Danilo Dell’Omo, migliore delle MV, e sempre più a suo agio sulla F4. Il romano ha messo alle spalle Biliotti e Badovini, settimo ma rallentato da un po’ di sfortuna. Per domani anche lui dovrebbe essere della partita in virtù del talento e del secondo posto ottenuto domenica scorsa nel campionato italiano Superbike. Primo pilota MV a raggiungere tale impresa.