Supersport dai mille colpi di scena fin dalla mattinata con Nannelli che scivola sull’erba fradicia e finisce sotto l’air fance, come Gardner nell’uggiosa giornata di Suzuka nel 1992, per fortuna minori le conseguenze per il simpatico toscano che rimedia una forte botta la ginocchio. E’ andata bene.
Sofuoglu cade subito, Parkes prende il largo e poi finisce lungo disteso, mentre West se ne va e replica il successo ottenuto nel 2003 ad aAssen nella 250. Sull’acqua non ha avversari. Vince a mani basse e tiene un ritmo impossibile per gli altri. Lontano l’australiano, bella lotta alle sue spalle con Giugliano e Vizziello grandi attori. Il pilota del team Lightspeed partito dalla quarta fila, recupera come un forsennato, dopo il miglior tempo nel warm up, Davide, ha nel polso il colpaccio. Al sesto giro è terzo e la scalata può essere migliore, ma i sogni di gioia si trasformano in lacrime, la Kawasaki si rompe, la resa è servita. Gara da incorniciare invece per Vizziello. Scattato dalla ventesima posizione, al primo giro è già dodicesimo. Prende un’imbarcata, si tranquillizza e poi torna a premere sull’acceleratore. Il suo recupero è splendido, gira sui tempi dei primi tre. Recupera su Roccoli, terzo prima di cadere, soffia sul collo di Foret e stacca Fujiwara. Il podio è un sogno che viaggia al ritmo della sua R6, ma prima ci si mette la visiera del casco che si appanna e lui deve calare un poco il ritmo e poi la bandiera rossa che ferma sei giri prima la gara. Alla fine è quinto, autore della miglior gara della stagione, ma con il rammarico di avere visto sfuggire il terzo posto, andato a Fujiwara, dietro ad Harms, per un nulla.

Harms da parte sua fa una gara splendida, parte male, recupera e poi va a prendere Roccoli e lo passa. E proprio Massimo fa stravedere. Sotto l’ascqua che mai ha amato mostra aggressività e merita il podio, ma al giro ventuno scivola. Addio terza piazza meritata che va a aFujiwara.