:::Filippo Delmonte::: | Giornalista Sportivo
   
REDAZIONALI
 
 
29/05/2007
Silverstone: i protagonisti della Stock

Nell’acqua di Silverstone, annegano sogni di gloria, galleggiano speranze, ritornano alla ribalta piloti dall’inizio incerto. Una domenica particolare dalla quale esce Roberts, a pieni voti, vince a mani basse e guadagna 25 importanti punti in classifica che gli permettono di guardare con positività al futuro.
Notizie importanti del quinto week end di gara sono il brutto infortunio capitato a Van Keymeullen che di fatto abbandona le speranze di giocarsi il titolo. Frattura di una vertebra e un lungo periodo di riposo sono le conseguenze del volo rimediato nelle prove del sabato. Fuori dal sabato anche Morais. Il sudafricano di Pedercini stava dando grosse soddisfazioni al team mantovano, ma ancora una volta la sfortuna ha bussato e una brutta botta lo hanno estromesso dalla gara in una giornata in cui pensare in grande non era un sogno.
A Silverstone, infine, non è salito sul podio nemmeno un pilota italiano. Non accadeva dal 9 ottobre 2005, Magny Cours, quando i tre gradini furono occupati dalle tre Yamaha del team Germany: Van Keymeulle, Sofuoglu, Nebel

Roberts: Il pilota della Ducati, non ancora al massimo della forma dopo il brutto incidente di inizio stagione è sulla via della guarigione completa, ora il suo stato di forma cresce di giorno in giorno, e a Silverstone l’acqua gli ha dato una bella mano per tornare al vertice. Su di un fondo viscido, ma meno pesante, Brendan ha fatto faville con la 1098 dello Junior team. Ha danzato solitario, ha recuperato e ha vinto con merito. E’ tornato il Roberts 2006 quando con la Suzuki del team HP si mise in luce. Con la prova inglese si candida a pieno merito tra i protagonisti delle prossime gare e seppur staccato di 35 punti dalla vetta, nulla è detto! In una Stock dove le altalene sono di moda tutto è possibile.

Aitchinson è invece la certezza del momento. L’australiano soltanto otto mesi fa, a Brands Hatch, si proponeva ai team del mondiale in compagnia del suo manager, una ragazza italiana, voleva fare la Supersport. Ma nulla, nessuno si era attentato a rischiare e lui non poteva esaudire le richieste economiche. Alla fine ha trovato il team Celani, ampio merito a Daniele che trova sempre i rampolli giusti da lanciare, che gli propose la Stock 1000. Accettata la sfida, l’australiano si è presentato in punta di piedi, così come fa con estrema educazione nel paddock e nel box, e si accomoda davanti a tutti in classifica. Costante, veloce in ogni situazione, il numero3 della nera Suzuki è costante ed è l’unico a essere salito sul podio tre volte, due secondi posti e una vittoria. Attenzione!

Smrz da parte sua è andato sul podio. Per la prima volta da quando corre in Coppa del Mondo, il ceco in sella alla Honda CBR ha calcato la scena. Ha trovato nella pioggia in un bell’alleato e in Pirro l’uomo dei regali, con il risultato di lasciare gli italiani a secco e godersi un risultato che potrebbe averlo sbloccato, ma di ciò parlerà il futuro. La certezza è essere stato protagonista per un giorno.

Matteo Baiocco ora guarda in alto. Otto punti, lo separano dalla vetta, e continua nel suo ruolino di marcia più perfetto degli altri contendenti. Matteo è l’unico ad avere finito sempre nelle prime sei posizioni, e proprio il sesto posto nel mare inglese è il suo peggior risultato. Se guardiamo come è stata la sua gara, positiva e ricca di grinta come al solito, ma su di un fondo che non ama e un sabato passato a guardare gli altri causa un problema tecnico, non resta che applaudirlo ancora una volta in attesa di condizioni meteo migliori.

Michele Pirro dispensa sorrisi a destra e a manca quando è nel paddock, meglio fa in pista dove regala punti e piazzamenti. Non c’è che dire, il pugliese è un generoso. Il ragazzo il gas lo sa dare e si vede, ma il suo tallone d’Achille rimane la gestione della gara. Quando è davanti da solo, stai tranquillo che ci mette del suo per buttare via tutto. Deve lavorare su questo aspetto se vuole primeggiare e per il momento non è dunque un consistente. Per vincere nella Stock ci vuole costanza fino alla fine! La sua militanza nella 125 e nel Motomondiale gli hanno permesso di essere tecnico, saper fare il tempo negli ultimi minuti, portandosi in dote un buon bagaglio tecnico. Ma non è sufficiente per scalare posizioni, soprattutto in una categoria indiavolata come la Stock. A Silverstone ha sbagliato ancora, riuscendo a salvare il quinto posto. Troppo poco per uno che ha fatto in testa quasi tutta la gara.

Claudio Corti Claudio Corti in questa prima fase non è quello che conosciamo. Chi scrive pensa che sia ancora l’uomo da battere, ma in questo primo scorcio di 2007 qualcosa non va ancora per il verso giusto. Sotto l’acqua non è un leone e dunque ha fatto benissimo a usare la testa e portare a casa punti preziosi.
Lo scorso anno, da metà stagione, quando aveva trovato il giusto metodo di lavoro con Frenky, tecnico in forza al team RG, aveva fatto vedere cose egregie, meritandosi sul campo tante affermazioni. Quest’anno invece non potendo contare su un tecnico personale, mette in risalto il suo limite, quello di non riuscire a esprimersi nel migliore dei modi nel dare la strada giusta ai tecnici che lo seguono, sempre bene, ma certamente non dei chiaroveggenti se il pilota non parla, e di conseguenza spesso non si ritrova al 100% in gara a causa di questa mancanza di riuscire a mettere sottoforma di parole le sue idee. Claudio quindi dovrà migliorare in questa direzione, cercare di dare le sue sensazioni nel miglior modo e avrebbe quindi bisogno di una persona sempre al suo fianco per crescere anche nell’aspetto tecnico, fattore importante per la sua crescita futura.

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