:::Filippo Delmonte::: | Giornalista Sportivo
   
REDAZIONALI
 
 
17/02/2006
Torino 2006:chi non conosce l'inno e chi non può mangiare ciò che vuole!

Vincono, si piazzano sul podio i nostri alfieri alle Olimpiadi di Torino, in un’atmosfera colorata, calda nonostante si giochi sulla neve! Gli italiani degli sport cosiddetti minori, quelli che a livello mediatico non contano se non in questa occasione, strabiliano, ci infiammano e fanno suonare l’inno di Mameli! Le famose note che Plankernsteiner non conosce, facendo salire la polemica. I politici si scatenano, giudicano intollerabile tale mancanza. Ma perché mi chiedo tanta confusione. Alla fine nemmeno i calciatori conoscono una parola dell’inno italico e nessuno dice nulla. Per di più il calcio non vince a livello di nazionale, anzi… E così facciamo il sesto grado a uno di quegli atleti che sputa il sangue per raggiungere un obiettivo conosciuto soltanto adesso dalla massa di spettatori che guarda e tifa quando vede questi prodigi della velocità salire sul podio!

Ma le Olimpiadi sono anche sponsor e proibizionismo! Niente bevande, panini o marchi concorrenti agli sponsor dell’evento! Ormai, in questo regime di austerità proibiamo anche ai bambini di portare da casa un sano panino al prosciutto per fare contento il business non solo degli sponsor, importantissimi a ogni livello di sport, ma anche di quei bar che avranno pagato firo di quattrini per aggiudicarsi tre metri di spazio per vendere cibi e bevande!

Infine prima di chiudere, facciamo un grande applauso ai ragazzi dello slittino, del pattinaggio velocità, del curling e dello sci che in questi giorni ci stanno regalando belle soddisfazioni, ma soprattutto cerchiamo di seguirli per tutta la stagione e non soltanto quando prendono forma i cinque cerchi olimpici!

 
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