:::Filippo Delmonte::: | Giornalista Sportivo
   
REDAZIONALI
 
 
06/08/2007
Supersport e Superstock a Brands Hatch

Cambiano gli scenari di questo mondo. Chi lo avrebbe detto che un turco, nazione dove le moto non sono certo una tradizione, avrebbe sbancato la piazza. Il buon Sofuoglu, velocissimo dall’inizio alla fine, bravo fin dalle prime apparizioni in Superstock quattro stagioni fa, ora è entrato nella storia. Ha meritato il titolo il nostro eroe della mezza luna. Un bel campione per il futuro e un altro esempio di come il mondo stia cambiando. I nostri si caricano con la musica, lui con il Corano. Usanze e tradizioni diverse per un motociclismo divenuto cosmopolita. Un successo storico e soprattutto un nome di cui sentiremo parlare parecchio nel futuro, forse già dal prossimo anno quando potrebbe passare in Superbike. Due anni fa perse la Stcok a Magny Cours, causa due errori di inesperienza nelle ultime gare, quest’anno è stato un robot e la festa e gli onori se li merita tutti!

Roccoli: che gara! Massimo ha conquistato un terzo posto stupendo, ha lottato come un mastino e il podio a Brands Hatch vale come una vittoria. Un plauso a lui e il team Lorenzini per il grande lavoro svolto fino a oggi e una competitività crescente di gara in gara! Bravo


Superstock: Sotto il sole, nella storia di Brands Hatch, Niccolò Canepa merita un bell’inchino. Che garona che ha fatto il pupillo di Casa Ducati. Ha recuperato posizioni e poi se n’è andato a prendere Corti, lo ha passato e se n’è andato! Fin dal venerdì aveva un bel passo, ha approfittato della situazione e tanti saluti e baci! Canepa ha vinto e lo ha fatto di prepotenza. Bravo Niccolò e bravo tutto il team che su poste tipo Brands Hatch ossia fatte di aperture e chiusure di gas repentine la 1098 vola e lui la guida da maestro.

Simeon si conferma al vertice. Il piccolo dell’Alstare ha imparato i segreti della categoria e ha fatto tesoro dell’esperienza. Per la terza volta in tre gare è andato sul podio. Ha fatto una bella gara e il secondo posto è un bel risultato soprattutto in virtù dio com’è maturato.

Claudio Corti: un gran tempo in prova. Una dimostrazione di forza, una guida come al solito spettacolare e redditizia faceva en sperare. Invece per un motivo o per l’altro quest’anno non si riesce a vincere. E’ stato bravo Claudio a finire terzo, nonostante gomme non gommanti in questo caso! Pierino non è contento e ha tutti i motivi per non esserlo, per tornare in lotta per i titolo bisognava vincere, non ce l’ha fatta, ma a noi è piaciuto tanto lo stesso.

Baiocco come Corti. Bravo a finire quarto, bravo a remare e portare punti preziosi a casa, sapeva di non essere al top e così ha usato la testa. La sua è stata comunque una bella gara anche se lo aspettavamo più avanti. Ma per vincere occorre anche la testa e lui ce l’ha. Bravo!

Aitchinson: l’australiano di Celani è un bel pilota. A Brands Hatch aveva un passo da gruppo di testa o qualcosa in più. Ha fatto paura. Peccato sia partito dai box perché per il resto ha entusiasmato. Si è presentato in ritardo sulla griglia e così è dovuto partire dai box, una leggerezza del team, ma è anche vero che al Brands l’ingresso in pista è anticipato di cinque minuti, strano ma vero. Quindi un po’ di sfortuna che Mark è riuscito a calmierare con la sua grande determinazione e velocità. Ha fatto veramente una bella gara. Partire ultimo e finire ottavo nella stock in una pista dove il soprasso è difficile, bisogna veramente darci gas e lui lo dà!


 
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