:::Filippo Delmonte::: | Giornalista Sportivo
   
REDAZIONALI
 
 
29/02/2008
Australia prime prove


Phillip Island, paradiso terrestre d’Australia, il posto più bello dove correre, ha aperto i battenti alla seconda sfida Superbike dopo qualche giorno di relax.
Dalla sabbia del deserto del Qatar, si è arrivati nella splendida vegetazione australiana. Alcuni hanno fatot surf, altri sono andati a correre a piedi, altri ancora si sono rilassati totalmente e staccato la spina dopo la prima gara corsa nel Golfo Persico. Agli antipodi il tempo è stato bizzoso solo in mattinata, quando ci si è svegliati con la fitta pioggia nel puro stile inglese, poi è arrivato il sole che scotta e il cielo ha ripreso le sue magiche sembianze e colori unici. In pista lo spettacolo non è mancato. Haga il più veloce al mattino, in condizioni di freddo, Corser nel pomeriggio con pista non ancora perfetta, ma buona.
Il Troy della Yamaha ha messo le ali e per il momento batte Bayliss, secondo, che deve guardarsi dal compango Fabrizio. Michel è apparso in gran forma e dopo la bella gara di sabato, seconda manche, si conferma al vertice così come fa Neuckirchner, quarto, che guida un missile chiamato Suzuki.
Xaus due volte finisce al tappeto, ma realizza il settimo tempo, ma dopo lo stupendo week end in Medio Oriente è tornato a sbagliare. Una caduta per turno.
Biaggi, quinto, lavora in vista della gara e non si lascia prendere dall’euforia. Tranquillo e rilassato firma autografi sorridendo. Brutto segno per gli avversari.
Smrz stupisce. Rimane davanti, tra il primo e il terzo posto, per diverso tempo, poi cade e chiude quinto con un passo allucinante e primo dei privati. Va forte lui e la sua 1098 del team Guandalini. In difficoltà Lanzi, solo diciannovesimo, ma c’è tempo per migliorare. Prima Kawasaki, Laconi ottavo, mentre tra le Honda il migliore è come sempre Checa, decimo.

In Supersport le Triumph vanno forte, ma si rompono. Sia SC che BE1 fanno le uova e i ricambi scarseggiano, speriamo arrivino in tempo per la gara perché le inglesi vanno forte. Clementi, il migliore, sesto, sta davanti per buona parte del turno e solo nel finale si piega per nemmeno mezzo secondo al pilota di casa Pitt, che cerca il riscatto dopo il Ko qatarino.
Parkes e Foret incalzano il leader, ma anche le R6 qualche problema tecnico lo avvertono. Quarto è Brookes sulla pista che lo aveva lanciato nell’olimpo del mondiale e quinto un fantastico Vizziello che con la CBR del Berry racing fa faville e si piazza come miglior italiano. Settimo è Rea, infortunato al dito dopo il botto di Losail. MC Coy è decimo.

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