:::Filippo Delmonte::: | Giornalista Sportivo
   
REDAZIONALI
 
 
02/03/2008
Australia a freddo, qualche commento



Magica Australia, colori unici, tracciato spettacolare e unico, clima meraviglioso. Agli antipodi si è consumato un week end di passione che come tutte le gare che si corrono nella terra dei canguri rimane nel cuore grazie a belle battaglie e a protagonisti speciali come i piloti della Superbike.


Bayliss: vince e strabilia. Ancora una volta fa la differenza. Acciaccato dopo il volo del sabato, in gara si rivela il solito mastino. Non molla la preda e vince davanti al pubblico di casa. Imprime un passo da primato e alla fine esulta. Un piccolo aiuto gli arriva dal doppio ko di Biaggi, ma merita ampiamente. Sul suo passo gara si potevano nutrire dei dubbi, ma lui risponde con la sua solita classe e determinazione. Unico!

Biaggi: il Corsaro la fortuna la lascia in Italia. Il male parte forse dal sabato, quando la leva del cambio si rompe e deve partire dalla quarta fila. Se solo avesse passato il traguardo sarebbe partito ottavo, in base alle nuove regole.
In entrambe le manche è partito come un forsennato e in gara1 ha tenuto un passo da primato. Il vantaggio di Bayliss si andava sbriciolando sotto i colpi di Max. Poi alla fine il colpo di scena. Una scivolata da nulla al tornantino. Un avvallamento, gomme ormai finite, KO all’improvviso, ma nonostante lo zero giù il cappello per una gara esemplare corsa con il chiaro obiettivo di vincere.
E partire dalla quarta fila non è semplice, vista la mole di avversari da passare e scavalcare come birilli.
In gara2 Max ha recuperato prima, ma poi ha esagerato rimediando un volo da pelle d’oca. Carambolare nella destra dopo i box vuole dire cadere forte, Capirossi ne sa qualcosa, e rialzarsi con il radio rotto è quasi fortuna. Peccato! La voglia di vincere lo ha portato all’estremo. Un errore che ci sta, ma rimane il rammarico di un risultato sfumato e 50 punti a zero, rispetto a Bayliss, richiederanno il miglior Max per recuperare. E ci sarà a vedere dalla voglia di vincere e dai suoi trascorsi.

Fabrizio: spettacolare e grintoso. Prima rischia una gamba nella caduta in partenza. La sua Ducati non si è avviata e con Iannuzzo la botta è stata tremenda. E’ tornato al box senza uno stivale e una caviglia gonfia. E’ partito e ha fatto una gara maiuscola. Alla fine se l’è date di santa ragione con Xaus e ha avuto la meglio. Lo spagnolo, da sempre un duro, oggi non ha vinto il duello. Il mago talentuoso che già conoscevamo con la poco competitiva Honda, ha accumulato ancor più brio sulla Ducati ufficiale e sta veramente facendo il salto di qualità che aspettavamo. Grande!

Nieto: Continua a stupire. In gara2 è veramente bravo e va sul podio dopo il quinto posto di gara1. Va forte, ha una Suzuki in forma smagliante e lui guida e al momento è la seconda forza del campionato.

Checa: porta sul podio una Honda non ancora al massimo. In gara1 guida forte, nonostante la botta presa da Holland che lo lancia gambe all’aria al momento dell’esposizione della bandiera rossa per la caduta alla partenza. Riparte in fretta, si schiera e chiude sesto.
Nella seconda manche si supera. Guida come un toro, si prende la seconda piazza nonostante una cbr non ancora al pari della concorrenza e si va a prendere un meritato podio. In crescita e già atteso in Spagna. Carlos è un altro che dirà la sua appena la Honda sarà al massimo. Il potenziale non manca. In bella crescita anche Kyonari. In entrambe le gare fa rimonte pazzesche., Il giapponesino sta prendendo fiducia e sta imparando le piste oltre al metodo di lavoro del ten Kate. A presto ci sarà anche lui nella lotta al vertice. Così come ci sarà Sofuoglu. Il turco è forte, testardo e non molla mai e cresce con costanza. Spettacolare la sua seconda manche.

Xaus: avere Biaggi in squadra gli ha messo sicuramente pressione e lui risponde con un inizio sfavillante e consistente. In gara1 cerca il podio e trova Fabrizio. Decide di accontentarsi. E’ maturato e infatti è a 29 punti dal vertice. Rinato e migliorato nella gestione, la velocità non è mai stata messa in dubbio.

Corser: Troy è andato veramente forte, nonostante qualche problema di gomme. Già alla vigilia si sapeva che le R1 su questa pista potevano avere problemi di tenuta. Ma l’australiano nella gara di casa ha fatto vedere grandi numeri. Ha guidato oltre i problemi e si è preso un bel secondo posto in gara1. Nella frazione finale, voleva allungare per poi scontare la partenza anticipata, ma è volato gambe all’aria. Peccato, ma bravo.

Haga: dopo lo zxero del Qatar, il dolore al polso, Nori in condizioni non ottimali ha badato a fare cassetto. Non aveva il passo per vincere e così si è accontentato.

Lanzi: un week end sfortunato. Il suo mondiale inizierà in Europa. Peccato per gara2, una gomma lo ha tolto di scena. In gara1 pur pagando tanto in termini di velocità da chi aveva davanti, ha fatto il massimo. E’ in forma e si vede. Da Valencia con la 1098 evoluta sarà tra i protagonisti come ha fatto vedere già in Qatar con una gara splendida.

Pirelli: Il monogomma in questi anni ha fatto tanto, ma ora ci vuole il salto di qualità in termini di affidabilità, per tutta la gara, che come tempi sul giro. Lo spettacolo massimo, ha bisogno del di più. Forza, si può fare!



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