:::Filippo Delmonte::: | Giornalista Sportivo
   
REDAZIONALI
 
 
10/03/2008
I debuttanti e il dottore

I ragazzi hanno fame e mettono in riga il dottore. I novizi della MotoGp strabiliano, esaltano e fanno fare la ola alla sabbia del Qatar per una prima serata d’autore dove tutto è stato perfetto, dall’effetto scenico alla trama principale del film, la bagarre senza confine.
L’atteso Stoner si conferma il bastonatore con la rossa Ducati, la più potente e quella che più assomiglia a una vecchia 500 per come si muove, qui il pilota ci mette tanto del suo e dimostra, se ci fossero ancora dubbi, chi è l’uomo da battere. La sua gara è perfetta nella gestione e nella scelta dei tempi: recuperare, passare, andare al comando e scrollarsi il baby Lorenzo.
Il compagno del divin Valentino suona la carica e in un sol colpo mette dietro il poco amato Pedrosa e il blasonato rivale, mettendo in pratica una guida cattiva, precisa e redditizia. Il nuovo che avanza è più avanti di ogni aspettativa, semplicemente un gigante!
Dinnanzi all’ingigantito numero 48, si scolora il 46. Non sarà a posto il Dottore, fa vedere belle guidate, come nel pezzo veloce, ma si deve inchinare alla fame dei ragazzi terribili. Le scuse questa volta non ci sono: la paga è stata servita senza fiatare. La Yamaha rispetto allo scorso anno è migliorata terribilmente, va forte e la Ducati non scappa più e poi è precisa. Il telaio, le sospensioni fanno il loro lavoro e in staccata si vede. Le due blu M1 non si muovono nemmeno sotto i colpi di due staccatori come Lorenzo e Rossi. Senza dubbio è la moto migliore e il divario tecnico tra le marche, come attendevamo, si è livellato, come l’elemento della discordia 2007 le gomme: Brigestone vince, Michelin piazza tre dei suoi nei primi cinque. Non male! Scongiurate eventuali critiche ora bisogna fare mea culpa se il sette volte campione vuole tornare a vincere. Un bagno di umiltà e nulla è perduto, mentre i debuttanti ballano e strigliano. Sarà l’inizio del cambio generazionale? Presto per dirlo.
Dovizioso è magico, splendido, cattivo, perfetto e primo dei privati. Che gara e che cattiveria. Batte Rossi in un finale concitato, rimane sempre attaccato ai primi nonostante una buona Honda, ma non ufficiale e leggermente meno veloce, ma alla fine chiude quarto e che spettacolo! I tempi segnati in inverno, le difficoltà patite lo caricano e lui risponde stupendamente. Il nostro futuro di buoni italiani.
E subito dietro l’altro debuttante cattivo, James Toseland. Il pianista re della Superbike fa le cose in grande. In pochi, soprattutto i nostri commentatori, se ne accorgono, ma lui va come un treno nonostante una M1 alla quale manca lo spunto ufficiale, qualche chilometro, per assicurarsi un qualcosa in più anche se il sesto posto è fantastico. Dalla Superbike alla Gp, James conferma il suo talento e l’ottimo inverno. Non si tira indietro nella bagarre e subito mette le cose in chiaro. Sportellata a Lorenzo, che alla fine ride, e gas spalancato.Un contatto molto simile a quello tra Fabrizio e Xaus a Phillip Island domenica scorsa.
Giacomino fa vedere che si è già adattato e già due anni, dopo il breve test di Valencia con la Honda, fa aveva detto:”la Motogp è più facile da guidare della Superbike” e si è presentato con il giusto biglietto. Peccato che la Casa dei tre diapason non gli abbia dato fin dal Qatar la roba buona, altrimenti qualcosa in più veniva fuori. Bravo James che riscatta lo spirito Superbike dopo la spazzolata di Bayliss di due anni fa! Fogarty mi disse che Toselan potrebbe vincere anche in Gp perché è giovane. Potrebbe realizzare il sogno.
E finiamo con la stella Edwards. Perde qualcosa dal compagno, ma rimane lì! E’ attaccato al gruppo per tutta la gara, cosa vuole dire? Forse il materiale simile agli altri non gli fa prendere i secoli come accaduto fino a fine 2007 e il pilota risorge. Miracoli della moto-politica!

Altro giovane terminator è Pasini. Sublime la sua gara, fantastico e duro nel finale. Riscatta le sfighe passate con una vittoria limpida e voluta. Recupera e alla fine mette tutti in fila, si infila nel pertugio lasciato da Barbera e si invola nell’ultimo giro, troppo superiore e troppo grande. Un bel record vincere al debutto!


 
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