:::Filippo Delmonte::: | Giornalista Sportivo
   
REDAZIONALI
 
 
12/06/2009
Il TT 2009 va in archivio

Vanno forte sull’Isola e quest’anno ancor di più. Mc Guinness ha battuto il suo record e di conseguenza quello assoluto per ben due volte, la prima nella Superbike e poi nel Senior con la strabiliante media di 131.578mph. Nella Supersport sono andati come treni e tutti hanno girato più forte del 2008, pensare che anche il tempo sulla distanza, del primo, è diminuito di due minuti. Lo spettacolo è stato ancora una volta grande e anche l’emozione, è mancato però un po’ di pubblico rispetto allo scorso anno, colpa della crisi, e chi non è andato ha forse perduto un’edizione più incerta delle altre. Perchè il tempo ci ha messo lo zampino, rimandando la SBK al lunedì e posticipando in termini di ore Supersport e Senior, poi il grave incidente di Crowe e Cox, ha fatto temere il peggio, al primo giro ha mandato in archivio con paura la seconda gara dei veloci. Questa però è tutta cronaca, ma il TT non è cronaca è racconti, fantasia, emozione e speranza. Perchè non ci sono monitor o televisori che mandano in onda le immagini. Bisogna aspettare, guardare il monitor dei tempi e vedere se tutti sono passati nei punti intermedi, ma questo è un vantaggio da giornalisti o componenti dei tema, per gli altri c’è la radio o la freccia degli scout che alcune volte si perdono e di conseguenza fanno venire la tachicardia a chi è al muretto. Per raccontarlo puoi immaginare, alla fine chiedere ai piloti e così si torna al giornalismo d’epoca, bello ed epico che fa sognare. Ma sull’Isola non solo chi scrive fa un tuffo nel passato, lo fanno tutti e così l’arrivo di Rossi viene salutato con calore, ma sono più i giornali a ricamarci sopra che il pubblico, anche quelli italiani hanno riscoperto il TT, per una volta senza polemiche. Il popolo dell’Isola celebra il divin 46, ma a Man tutto è diverso e soprattutto a Man tutti i piloti sono idoli. Valentino per un giorno è stato qualcosa in più dei vari Mc Guinness, Martin, ma non così tanto come accade in ogni altro angolo del mondo. Anche lui poi s’inchina a quelli che passano da Ago’s leep a tutta manetta con la moto che si alza. Per un giorno Valentino, il Dio della comunicazione che se andasse in politica potrebbe fare a pezzi anche Berlusconi, diventa una persona normale alla quale si chiede l’autografo ma senza esagerare; di bello ha che i giornali inglesi lo venerano, mentre l’altro italico viene deriso, per il resto però niente di eclatante. Siamo a Man, la gara dei duri e il posto più bello per guidare una moto, a detta dei piloti. Anche questo è il bello dell’Isola che quando la vedi dall’aereo già batte il cuore. E poi scendendo ne assapori la sua aurea mitica a partire dal saluto ai folletti a Fairy Bridge che stanno poco più in là dell’aeroporto verso Douglas. Nelle vie della capitale si festeggia, così come a Ramsey. I souvenir della gara vanno ancora a ruba, il pubblico si assiepa negli incroci in anticipo per prendersi la prima fila, specialmente a Bray Hill dove fanno sempre paura. La moto lì s’insacca, quando la discesa finisce e inizia la salita e l’occhio vede per un attimo le moto transitare.
Volevo finire in un altro modo, ma voglio rendere omaggio a John Crellin, 58 anni, morto sul Mountain Circuit in seguito alla caduta durante la Senior TT. Come nel 2007 il lutto è arrivato all’ultimo a rovinare tutto e fare piangere i famigliari di un appassionato che non ha potuto raccontare il sogno coronato.

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