:::Filippo Delmonte::: | Giornalista Sportivo
   
REDAZIONALI
 
 
25/10/2011
LA TRAGEDIA DI MARCO VISSUTA AL CIV

Non ci abitua alle tragedie, agli incidenti mortali che accadono tutti i giorni sulle strade, figurarsi quando accadono in pista e colpiscono piloti giovani. Pensiamo, noi che viviamo le corse per passione e lavoro, che tutto sia bello, che i piloti siano invincibili e siano in grado solo di farci emozionare. Invece accede anche l'imponderabile. Per fortuna è raro, ma ogni tanto qualcosa va storto come accaduto domenica a Sepang.
Il sangue di chi era davanti alla tv si è gelato. La speranza di rivedere Simoncelli di nuovo in piedi, forse non c'è mai stata. È rimasto un senso di vuoto in tutti quelli che erano davanti alla tv. Al Mugello, sede dell'ultima prova del campionato italiano, il paddock si è fermato, gelato. Tutti increduli, sbigottiti. Si è poi corso in un clima surreale: di solito tutto è chiassoso, domenica no. I festeggiamenti del podio e la premiazione dei campioni programmata per la sera sono stati cancellati. Nessuno aveva voglia di parlare. I piloti hanno corso. Hanno onorato con belle gare Marco Simoncelli. Alessio Corradi, di solito mai contento dei risultati diversi dal primo posto, a fine gara era sotto la sua tenda senza parole e con lui Stefano Manici, arrivato al Mugello per ritirare la targa leader del campione della salita. Nessuno sapeva dire altro che:”una tragedia. Impossibile sia successo”. I piloti, che per l'occasione non sono stati intervistato né in griglia né a fine gara hanno abbassato la visiera del casco cercando di isolarsi. Ce l'hanno fatta e sono stati grandi come il piccolo Nicolò Antonelli del team Italia, seguito da due meccanici di Parma, Monica e Ferretti, lui era amico di Simoncelli. Lo sentiva e il prossimo anno avrebbero corso insieme nel team Gresini, Sic in MotoGp, Nicolò in Moto3. Ha guardato il suo compagno Fenati, prima di darsi battaglia in pista, si sono abbracciati e poi con una mano sul cuore, con l'altra ha indicato il cielo.
Gesti che valgono più di mille parole, così come i commenti su elettronica e gomme. Vitto Guareschi, intervistato da Italia 1, aveva uno sguardo che raccontava tutta l'emozione e il dolore di quei momenti. Così come quello di Valentino Rossi ,arrivato al box dopo essere stato coinvolto nell'incidente. In certi momenti aprire bocca diventa qualcosa di difficile e impossibile da fare.
Vitto però ha parlato. “Si sono inanellate una serie di circostanze strane, sfortunate che difficilmente si verificano tutte insieme. In quel momento non so cosa sia successo, bisognerebbe vedere quanto gas aveva dato. Il fatto è che la gomma anteriore ha ripreso aderenza che la moto ha cominciato a curvare e lui era talmente appeso che non è riuscito correggere la traiettoria.”
Guareschi va avanti dicendo. “L'elettronica penso non abbia colpa per quello che è successo. Le gomme erano calde, sicuramente stavano tirando come succede in tutte le gare”.
La notizia della morte di Simoncelli, il suo incidente, ha emozionato tutti gli appassionati di Parma. Jonny Donelli, meccanico del team Phonica era in Malesia, aveva lavorato con Sic negli anni della 125, ha il telefono spento e ci si può immaginare il dolore. Era stato lui a presentare Marco ad Alberto Tassoni, grafico parmigiano, che ha la voce rotta dell'emozione.
“Mi ero sentito con suo padre prima dell'Australia. Dovevamo vederci nei prossimi giorni perché volevano fondare il fan club e dunque io gli avrei dato un po' delle cose che gli avevo fatto in questi anni. Collaboravo con loro dal 2004: gente splendida, alla mano, sincera molto diversa da molta altra che frequenta il paddock. Avevamo un bel rapporto. Quando ero in zona Rimini andavo da loro a prendere un caffè, a fare due chiacchiere. Eravamo amici e per me Marco era un fratello minore. Non ho parole, ancora non ci credo. Era vero, così come si vedeva. Gli piaceva stare in compagnia, aveva una battuta per tutti e quando non era alle corse lo trovavi a casa a Coriano, lì insieme ai suoi famigliari. In un attimo è finita la sua vita. Amava correre e il prossimo anno avrebbe senz'altro raccolto i frutti dell'esperienza in MotoGp. Ancora oggi non mi sembra vero quello che è successo.”
Invece è tutto drammaticamente vero Dio Bo', come avrebbe detto lui.

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