:::Filippo Delmonte::: | Giornalista Sportivo
   
REDAZIONALI
 
 
05/03/2006
Spettacolo allo stato puro! Questa è la Superbike

Meraviglia Superbike! La splendida Phillip Island ci ha regalato due manche da videoteca, uno spettacolo puro pieno di passione e adrenalina talmente alta da tenerci attaccata al video. Troy con il numero uno vince, Troy vestito di rosso ribatte con una seconda manche vissuta a gas spalancato e finita in ovazione. La battaglia di Troy dunque è più equilibrata che mai, ma non mancano neppure gli avversari, a partire dal pianista del team Ten Kate, quel Toseland che guida la CBR con maestria e la conduce di traverso fuori da ogni curva. Che bella realtà il giovane James, capace di salire due volte sul podio (terzo e secondo) e portare a casa punti pesanti ai fini di una classifica mondiale che stando alle premesse rimarrà intrigata fino alla fine.

Bayliss in gara 1 è partito come un missile. Una serie di giri record, tra cui anche il nuovo primato della pista, e poi alla fine la gomma cede e l’ex carrozziere di Sidney da inseguito si trasformato in inseguitore e alla fine è stato bravo a limitare i danni. Il suo ritmo impressionante è stato letale anche per la sua gomma posteriore oltre che per gli avversari. L’urlo pronto a uscire per sancire la prima vittoria della stagione è così rimasto soffocato per due ore, per poi esplodere a squarciagola dopo una seconda frazione corsa per tre quarti dentro gli scarichi di Toseland e poi dopo essere passato a condurre, badando bene all0usura degli pneumatici, se ne è andato, involato verso quell’affermazione che mancava al gigante della Ducati dal 2002.

Ma la doppia manche australiana ha aperto altri temi. La grande giornata di Barros. Che manetta e che grinta il brasiliano. Non è certo una sorpresa: lui che aveva battuto lo scorso anno, al secondo round con la SBK si è fatto trovare pronto e ha portato a casa un secondo e un terzo posto a corollario di un apprendistato straordinario. E se solo la sua Honda fosse stata un pelo più veloce gara1 l’avrebbe sicuramente vinta. Nell’ultima curva tamponava Corser, riuscito nell’intento di vincere grazie anche alla maggior velocità della sua GSX R. Però merito al vincitore che non si è certo risparmiato. Ma è stata la seconda frazione a tradire il coccodrillo. Ha aperto il gas forse con troppa foga e il risultato è stato quello di lanciare i componenti e vedere la gara dai box. Cose che succedono, ma qui ci sta la riflessione. Lo scorso anno Troy non sbagliò un colpo, se escludiamo la prima manche della Germania dove comunque il mondiale aveva già preso la via del Belgio e quindi ininfluente!
Invece quest’anno Corser ha già sbagliato, una rarità, e si ritrova a inseguire. Anche lui dovrà lottare giro dopo giro perché le gare tirate a giudicare dai valori in campo saranno una costante. E lui mai avvezzo fino in fondo alla lotta dovrà abituarsi.

E finiamo con le sorprese della giornata, entrambe nere, nere come le loro Ducati. Parlo di Rolfo e Xaus! Che gare magnifiche e che lotta! Hanno combattuto con i denti e hanno finito a ridosso dei primi! Grandi, anzi grandissimi e pronti a lottare, allo sbarco in Europa, per una posizione sul podio. Visto il loro passo gara, possiamo dire che se avessero fatto qualcosa in più all’inizio, un posto tra i primi quattro sarebbe stato alla portata! Che gara! Soprattutto per Rolfo, risultato il migliore delgi italiani in entrambe le manche e stupendo a finire quinto nella manche di apertura. Se solo avesse perduto meno tempo nelle fasi iniziali chissà…

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