:::Filippo Delmonte::: | Giornalista Sportivo
   
REDAZIONALI
 
 
14/03/2006
Tommy deve tornare a fare ohhhh!

Tornerà a casa il piccolo Tommaso? Speriamo di si! Gli interrogativi in questa storia sono sempre più ampi, anziché restringersi in questi giorni si ampliano terribilmente, alimentando un mistero che a quanto pare coinvolge in modo perentorio il padre, Paolo Onofri. Una figura mutata con il passare dei giorni: infatti l’uomo è passato da un atteggiamento aggressivo nei confronti dei rapitori e nel contempo di collaborazione con i giornalisti. Ha parlato a lungo con loro, ha rivolto vari appelli insieme alla moglie, per poi chiudersi in uno stato di silenzio dal quale traspare la sua stanchezza e il suo stato d’animo affranto. Ma una cosa incuriosisce, quest’uomo sicuro di sé sembra portarsi dentro un mattone grande che però non vuole abbandonare e dentro al quale forse è racchiuso il segreto di un rapimento così strano da far pensare a chissà quali atrocità. A tutto ciò si è aggiunta l’accusa di conservare materiale pedo pornografico, ma anche certi movimenti postali. Appare dunque un doppio motivo di investigazione nel quale gli inquirenti stanno cercando di fare quadrato per risolvere un caso molto ingarbugliato e non di facile risoluzione. Certamente la chiave di volta sembra essere rinchiusa nella famiglia e nella casa dove i Ris continuano a cercare qualcosa.
Un quadro enigmatico, un rompicapo talmente contorto che nemmeno il più bravo scrittore di gialli ha forse mai pensato. Perché rapire Tommaso? Perché quella cantina? Cosa intendeva il padre del bimbo con la frase “vengo a prenderlo?” Una situazione strana, molto strana che sta corrodendo la povera mamma del piccolo Tommy la quale è possibile che non abbia mai saputo nulla delle foto trovate nel computer del padre?
Se dovesse trattarsi di un regolamento di conti di qualche malvivente illustre, qualche uomo d’onore, difficilmente questi avrebbe commissionato un rapimento di un bambino così piccolo visto che il codice d’onore come fanno capire i carcerati non tollera violenze sui minori! E se si trattasse di qualche personaggio non dell’ambiente malavitoso ma legato alla pedofilia? Però c’è anche da dire che difficilmente i pedofili hanno figli, da molti casi traspare che siano persone sole anche se è da dire che non c’è mai limite al peggio, anzi tante volte proprio chi è insospettabile può celare una doppia vita! Chissà quale congettura e quale disegno sia dietro a questo terribile fatto di cronaca! Fatto sta che Tommy non deve pagare per errori fatti da altri, i suoi occhi, la sua gioia di vivere devono continuare a illuminare una casa resa in questi dodici giorni troppo cupa e buia. E solo il suo sorriso può fare tornare il sereno in una città come Parma! Tommy ha diritto di vivere, di convivere e cercare di combattere la sua malattia come fanno tutti i bambini e come direbbe Povia deve tornare a fare Oh godendosi e riprendendosi un’infanzia che è il periodo più bello e spensierato di una vita per lui fino a oggi crudele!
Liberatelo!

 
TORNA ALL'ELENCO REDAZIONALI
Sito realizzato da New Works Webtech