:::Filippo Delmonte::: | Giornalista Sportivo
   
REDAZIONALI
 
 
30/03/2006
Il duplice omicidio di Parma, una tragedia che si poteva evitare?


Una giovane vita stroncata, un cinquantenne ucciso per rubargli la macchina. E’ questa la strage commessa da un ventiduenne difficile, come lo apostrofano sui giornali, l’altro giorno. La mente umana ormai va fuori giri commettendo gesti terribili che forse non verranno mai condannati come meritano.
Il dramma che si è consumato nella ricca Felino, paese conosciuto per il famoso salame, ricopre dunque di sangue una provincia già ferita dal rapimento senza motivazioni apparenti di Tommy. Un fatto grave che apre ferite mai più rimarginabili, dove uno squilibrato ha massacrato la bella Virginia, ragazza di diciassette anni, e Andrea Salvarani tassista da un anno e appassionato di moto da una vita. Non voglio entrare nel merito di una vicenda assurda che forse si poteva evitare se solo qualcuno non gli avesse dato il porto d’armi e soprattutto se questo ragazzo fosse stato aiutato. Le parole non servono, bisogna prevenire!

Tra le tante righe, gli articoli, che si leggono quest’oggi vorrei ricordare un attimo Andrea Salvarani. Questi era un grande appassionato di moto. Io lo conobbi lo scorso anno quando una sera venne nella sede del moto club Ducale con un progetto per una pista da utilizzare per gli amatori. Voleva costruire un nastro d’asfalto sulle montagne parmensi, permettendo così agli appassionati di moto di divertirsi in tutta sicurezza a prezzi accessibili per cercare di toglierli da pericolo della strada. Una grande idea che è rimasta dentro ad Andrea Salvarani che per l’ultima volta l’ho visto una ventina di giorni fa a Varano in occasione delle prime prove libere della stagione.

Addio Virginia e Andrea, vittime di una violenza inaudita da parte di un ragazzo che si è rovinato la vita per sempre.

 
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