Superstock vibrante come sempre e quindi spettacolo al 100% sul toboga di Valencia. Polita e Silva in primis hanno scaldato la folla con un duello epico viziato da qualche situazione comica come quando Polita ha tolto la mano per far passare il rivale che da qualche tornata gli era negli scarichi perché come ha ammesso lo stesso pilota non ce la faceva più a fare il ritmo con lo spagnolo sempre dietro. Quindi che tirasse lui! Una scena che ha ricordato le lotte Capirossi Harada in Francia nel 96. Poi nel finale la svolta con il diabolik, Polita, autore di una staccata mega e poi di un assolo finale che gli ha garantito la vittoria davanti alla wild card Silva, pilota dal polso molto buono che ha fatto sudare le sette camice al nostro Polita.

Terzo un ottimo Badovini, autore di una gara maiuscola che gli ha regalato il primo della carriera con la MV Agusta. Quarto Rocamora che con la Yamaha R1 del team RG ha fatto faville pur non essendo al top in fatto di set up. Alle spalle dell’iberico Luca Scassa autore di due errori fatali per lottare al vertice come si pensava dopo prove maiuscole finite al secondo posto.

E’ mancato Chiarello. Il veneto ha remato contro problemi di set up piuttosto grandi che non gli hanno permesso di andare oltre il quattordicesimo posto, davanti a Dionisi anch’egli in alto mare dopo la caduta di venerdì!

Claudio Corti ha finito ottavo all’esordio nella Superstock 1000. Il ragazzo di Como, il più giovane della categoria essendo un classe 1987, ha preso confidenza con gli avversari badando più che altro a non commettere errori. Come ha dichiarato lui stesso, deve solo fare esperienza quest’anno! Ma noi a Monza lo attendiamo! Claudio a fine gara è apparso soddisfatto sentenziando:”E’ dura! Soprattutto nei primi giri quando la pista era molto umida. Però sto facendo esperienza.”

Ritrovato Denis Sacchetti. Ha spinto forte con la nuova Kawasaki finendo meritatamente sesto. Un plauso anche a Saltarelli decimo all’esordio in Europa e molto bravo nelle prime fasi di gara.